Alessandro Pieroni, storico Mister della squadra giallo-blu, lascia l’incarico di allenatore e con il benestare della società, passa il testimone a un altro, altrettanto storico componente del gruppo, Francesco Lombardini.
Il passaggio di consegne trova motivazioni di carattere etico:
“Ho speso delle parole nei confronti della società, garantendo per il comportamento di terze persone. Purtroppo, le cose non sono andate secondo degli accordi presi, di conseguenza, dato che per noi della Libertas, la parola assume un certo valore, è giusto il passaggio di consegne.
''andate in campo con dignità! ..non c’è vittoria né sconfitta, che possa valere la vostra rispettabilità!'' ; ''Date il massimo, in campo come fuori, nel rispetto delle vostre capacità, dei compagni, degli avversari, di voi stessi.''” questo è quanto dico sempre ai ragazzi; questo è quello che insegniamo da sempre alla Libertas! Una vittoria o una sconfitta non valgono e non possono valere l’onore di un uomo; fare onore alla parola data, mantenere l’impegno assunto è uno dei valori che insegniamo in questa grande famiglia, di qui, è inevitabile che il Mister rispetti quanto detto.
E' un gesto dovuto, nei confronti di tutti i componenti di questo gruppo, specialmente dei più giovani, un insegnamento che è una delle fondamenta di questa polisportiva e più ampiamente della storia di un uomo, pertanto degna della massima attenzione; dobbiamo aiutare i ragazzi a crescere sotto ogni punto di vista e l'esempio, è uno dei migliori mezzi che abbiamo a disposizione“
Mister Pieroni lascia così l’incarico di allenatore della squadra, ma nel rispetto della società (“alla quale va la massima riconoscenza”) e del gruppo atleti intero (mi sento responsabile nei loro confronti”), promette massimo impegno per una conclusione di stagione, la migliore possibile: “..lascio l’incarico di allenatore per i motivi suddetti, ma ovviamente, riconoscente verso la società e rispettoso nei confronti del gruppo atleti e di tutti coloro che ruotano attorno a questa grande famiglia, non posso esimermi dal dare comunque e fortemente il mio massimo contributo. Nei prossimi giorni, cercheremo di capire come.”
Il passaggio di consegne nelle mani di Francesco Lombardini, non snatura di certo le caratteristiche del progetto Libertas e assicura certamente, continuità a un lavoro che ormai è in essere da circa sei anni. Un lavoro incentrato sui giovani e sulla loro crescita sportiva e umana: non è un caso che anche in questa stagione siano presenti nella rosa giallo-blu e spessissimo in campo, ben 6 fuoriquota che oscillano in età compresa tra i 18 e 20 anni. Francesco Lombardini, ex portiere già di Pragma (serie C1) e Olympia Sangemini (serie C1), è ormai da anni nell’organico della Libertas Tacito, come giocatore, come allenatore della categoria portieri, ex allenatore della squadra Juniores, nonché allenatore in 2° nella stagione in corso; egli è sicuramente la persona giusta per dare continuità a un ambiente che conosce benissimo e supporta da tempo.
Mister Pieroni quando dice che la decisione ha carattere etico perchè per lei la parola data ha un certo valore, a cosa si riferisce??? Ci sarà stato almeno un episodio che l'ha portata a prendere tale decisione o no??
RispondiEliminaAnonimo ciao, cercheremo di spiegare al meglio la cosa, ma non vorremmo che la circostanza venisse presa in modo troppo "pesante", anzi, ci piacerebbe che essa venisse percepita con la stessa serenità con la quale si è deciso di passare il testimone. Anche perché, non è l'aneddoto che ha dato origine all'avvicendamento che ha importanza in sé: è il valore dell'azione di avvicendare che deve rimanere in primo piano e speriamo rimanga di insegnamento, così come nella filosofia della polisportiva.
RispondiEliminaUna mesata fa circa, una squadra del nostro stesso girone, ci ha chiesto la cessione di due nostri atleti. La Libertas, in tal senso, ha sempre tenuto una certa linea di comportamento: cercare di accontentare il più possibile i propri ragazzi, ovviamente, entro i limiti del possibile.
Non rientra certo nelle dinamiche sportive di alcuna società, lasciare andare a dicembre, due ragazzi, verso i quali, come per il resto della squadra, a settembre, è stato fatto un certo investimento, economico e di energie (materiale tecnico, visite mediche, etc), considerando per di più, la possibilità di vederseli schierati contro, a due giorni dalla chiusura del mercato. La dirigenza quindi, coerente con la linea comportamentale di sempre, riteneva di non effettuare alcuna cessione. Mister Pieroni, cercando di andare incontro al benessere dei due ragazzi e alle difficoltà della società richiedente, si è adoperato a favore degli stessi impegnandosi nei confronti della dirigenza Libertas, soprattutto dopo aver ricevuto rassicurazione e garanzia che proprio nel rispetto della Libertas e della disponibilità di questa società, i due ragazzi non sarebbero stati schierati nella partita di campionato tra le due compagine.
Le cose purtroppo non sono andate così, ma i valori Libertas sono sempre i medesimi e perciò, Mister Pieroni, coerente con essi e con la filosofia della società: “avviciniamo i ragazzi allo sport perché dallo sport, essi ottengano insegnamenti che li facciano crescere come uomini”, sereno anche di passare il testimone in buone mani, ha lasciato l’incarico di allenatore.
Mr Pieroni, infine, tiene a sottolineare un fatto: “Non si tratta di una questione di risultati, vittorie o sconfitte e lungi da me dal giudicare altre realtà, la cosa riguarda solo la Libertas e i valori in essa presenti; non c’è alcuna polemica verso nessuno, stiamo solo portando avanti un modus operandi che da sempre caratterizza la nostra polisportiva. I ragazzi devono capire cosa è importante nella vita: in questo caso, non è il calcio a 5 in se stesso, ma ciò che esso rappresenta come paradigma della vita: rispetto, lealtà, onesta d’intenti, onore, sportività, sono tutti valori che fanno un uomo degno di sé, nello sport come nella vita.”